Frittata con i fiori d’acacia, la faccio tutti gli anni in
questo periodo, l’anno scorso non mi era piaciuta granché invece questa volta è
venuta buonissima, croccante e profumata. Fiori bisogna metterne tanti, poi si
mescolano all’uovo sbattuto come si fa quando si condisce l’insalata e si
buttano nella padella senza altri ingredienti, quindi si schiacciano con la
forchetta fin quando l’uovo si solidifica per la cottura, naturalmente si può
fare anche in altri modi ma a me viene così. Uova e fiori devono essere freschi
altrimenti non si sente il profumo.
Nel canone c e g suonano, se si sostituiscono le vocali da
acacia ottengo agagia o gagia, altro nome dell’acacia e la frittata non cambia.
La frittata si fa con le uova e nel canone la figura delle uova rappresenta
l’idea e anche il seme, seme semiologia, diventa parola, si scompongono le
lettere e si mettono a friggere quindi si gira la frittata e la si cuoce
dall’altra parte. Viene fuori la figura di una parola fritta in padella,
naturalmente le lettere si sono fuse e non è più la parola iniziale, potrebbe
essere un anagramma ma non si può dire con certezza, i collegamenti possono
andare per associazione, ad esempio la locuzione fare una frittata significa
fare un pasticcio, un guaio ed in questo caso la frittata diventa pasticcio, a
volte ci sono idee covate nell’immaginario collettivo che una volta rotte non
possono più fare pulcini ma neppure frittate perché le idee son solo parole,
hanno la consistenza dell’aria e l’aria non è buona da mangiare.
In un racconto di I.B. Singer si parla di cabalisti (la cabala è
una variante del canone) che passano le giornate a discutere sulle uova
macchiate dai culi di gallina, se sono kasher, se si possono mangiare il sabato
e così via, girando la frittata si vedono idee macchiate, potrebbe essere il
segno portato dai discendenti di Caino quindi si cercano affinità ed analogie,
in un mio libro faccio dire al rabbino che esiste una cabala per i più ed una
per gli iniziati, questo porta ad Aristotele, gli essoterici e gli esoterici e
la cabala esoterica appare come uova macchiate, macchia, sporco…questo salta a
Calimero, il pulcino nero che messo in lavatrice diventa bianco. Naturalmente
gli essoterici ci capiscono una cosa mentre gli esoterici ne capiscono
un’altra…
In ogni caso, da quando ho passato i sessanta, per dirla
all’Achille, sono sempre più convinto che è meglio un povero diavolo in buona
salute che un papa o un imperatore con il mal di pancia.
Quantità per tre uova.
Fiori mescolati all'uovo da buttare in padella.
Fiore d'acacia con ape.
Ramo d'acacia in fiore.