venerdì 14 aprile 2017

Cul de sac.



Serata in garçonnière al lume di una bougie,
lei stava in un quadro appeso alla parete,
anima di trementina profumava il male tra le gambe,
il bene guardava da lontano e non vedeva niente,
allora allungava la lingua, sussurrava paroline dolci,
miele gocciolava dal favo ed il male ascoltava e beveva…
 
una cascata di vetro baciata di sole,
era il tramonto e si sentiva una musichetta
venir su dal boulevard,
entrava dal buco della serratura
ed il male danzava piroettando nella cornice,
la strada proseguiva sui tetti insieme ai gatti
e le tegole battevano l’ali fino alle stelle.
 
C’era silenzio ma brillava
abbracciato al bene nel cul de sac.
 

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