giovedì 20 aprile 2017

dejà vu.



Palcoscenico d’incanti
tinto al canto dell’uccello che le ali aveva di fuoco
preso al gioco sul più bello che scintille fanno amanti…
 
Brucia cera alla parola che fa il sole al grande salto,
tutta l’acqua che l’arsura rovesciò su quell’incauto,
ancora arde in quella scuola d’altro canto nella sua sfera…
 
Ogni luce è il sol momento, un sussurro a fuoco spento,
giù il sipario nel camerino
per un ultimo cannino da fumar fino al mattino…
Cos’è stato? Solo un sogno nel candore di un bambino.
 

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